Tutti nella propria vita prima o poi sperimentano qualche forma di dolore da carico iterativo.
Cefalee, tendiniti, sciatalgie eventi a cui si cerca di porre rimedio eliminando il sintomo. Tuttavia l’area dolorante raramente coincide con l’origine dell’infiammazione, infatti dove si avverte il dolore non c’è, inizialmente, patologia ma un disordine neuromuscolare.
Questo succede nella pratica sportiva e nella vita di tutti i giorni dovuto, spesso, a delle gestualità che ripetute quotidianamente nel tempo portano a zona di sovraccarico funzionale; perché per l’appunto quando un recettore (organulo presente nei muscoli e nei tendini sensibile allo stiramento) non funziona si creano delle zone di compenso durante azioni quali camminare, fare le scale, correre o saltare. Si produce così uno spostamento della gabbia toracica, del bacino e dell’angolo della caviglia che va a generare la zona di sovraccarico dove si manifesterà il dolore.
A questo punto diventa importante capire, per mezzo di una corretta valutazione di un professionista, gli spostamenti che l’organismo compie in determinate parti del copro valutando alcuni punti di reperte in stazione eretta, nella posizione prona (pancia a terra), in quella supina (schiena a terra) e talvolta in stazione seduta. Una volta individuati i punti dove cambiano gli assetti del corpo e le risposte neuromuscolari, si crea un percorso a ritroso per riabilitare la zona.
Per fare tutto ciò bisogna utilizzare un metodo di rieducazione posturale globale in grado di approcciare il sistema nella sua interezza e con il quale poter sviluppare una corretta sequenza di esercizi personalizzati.
Con il Canali Postural Method®, metodo innovativo che io utilizzo nella mia pratica quotidiana e ne sono anche formatore, tutto ciò è possibile.
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